Il paese sorge a circa 160 m s.l.m. nella parte nord-occidentale del territorio del comune in prossimità del confine con il Comune di Civitella Paganico delineato dal fiume Ombrone. Il centro abitato conta circa 300 abitanti.
Il piccolo castello, con rocca, è posto a controllo della valle del fiume Ombrone e della via detta Traversa dei Monti, che collegava il grossetano con Montalcino, un antico ed importante tracciato indispensabile per il trasporto del sale e di altri prodotti.
Il Paese ha dato il nome al ponte sull’omonimo fiume che divide il Comune di Cinigiano da quello di Civitella Paganico del quale ad oggi sono visibili i resti
Il Sasso di Maremma, come anticamente veniva chiamato, risiede sopra una roccia, in posizione dominante. Passeggiando infatti nel paese vecchio o visitando le numerose cantine si intuisce bene il grande masso roccioso sul quale venne costruito il castello.
Il paese fu dominato da una antichissima famiglia nobiliare longobarda collegata ai conti dell’Ardenghesca. L’importanza di tale presidio è evidente già nel primo atto in cui è citato e cioè nel 988 d.c.
Successivamente molti diritti su detto castello vennero acquisiti dall’Abbadia Ardenghesca a seguito di donazioni ricevute dai suoi benefattori e protettori, gli Ardengheschi appunto, nel 1200 circa.
Cosa vedere a Sasso d’Ombrone?
CHIESA SAN MICHELE ARCANGELO
l’attuale struttura sorge su una precedente struttura molto più antica già presente nei documenti del 1200. L’attuale edificio risale al 1840. Al suo interno è conservato un Crocifisso del 400 di origine senese ma riallacciato alla tipologia del “crocifisso doloroso” di scuola gotica oltre al venerato quadro recuperato dalla vicina Chiesa della Madonna del Soccorso
CHIESA CONFRATERNITA SS CROCIFISSO
la sua struttura, situata di fronte all’attuale chiesa, rimane intatta all’esterno anche se completamente rimaneggiata internamente. Negli anni è stato trasformato in asilo mentre ora è utilizzato dalla parrocchia per fini sociali. E’ sempre visibile la porta principale di entrata alla cui sommità è stata lasciata un’ apertura che serviva per far passare la Croce
ANTICHE FONTI
la struttura è interamente intatta ed è situata lungo il sentiero che dal Sasso va al Fiume Ombrone (Sentiero del Fiume). Si dice che la gente del posto utilizzasse la vasca per contenere la anguille-capitoni
PASSEGGIATA PANORAMICA
intorno al castello, nella parte alta ed antica del paese, è stata realizzata una suggestiva passeggiata panoramica che spazia dalle colline di Montalcino e della Val d’Orcia alla Valle dell’Ombone in direzione Paganico.
CHIESA DELLA MADONNA DEL SOCCORSO
questo edificio situato sulla Via dei Poggi, 500m dal borgo, sorse nel ‘500 ma fu interamente ricostruito nel 1872. Il dipinto della “Madonna con il babino e i Santi Antonio Abate e Antonio da Padova” era ritenuto miracoloso dalla popolazione locale. Tale devozione è testimoniata dagli stendardi ex voto conservati in parrocchia.
CHIESA DI SANTO STEFANO A PIGNESE
Costruita in epoca medievale, le origini della chiesa sembrano risalire al XII, essendo citata per la prima volta in un documento datato 1140; oltre all’edificio religioso era presente anche un ospedale. Il complesso religioso era alle dipendenze dei monaci dell’Abbazia di San Salvatore a Giugnano, nei pressi di Roccastrada. Nelle epoche successive, il complesso religioso venne trasformato in un monastero cistercense, rimanendo sempre intitolato a Santo Stefano, ove era sempre presente un edificio religioso accanto agli ambienti monastici attigui. La struttura religiosa rimase in funzione ancora per alcuni secoli, risultando però già dismessa in epoca settecentesca, epoca in cui venne costruito un complesso rurale nel luogo in cui sorgeva l’antica chiesa di origini medievali. Della chiesa di Santo Stefano a Pignese sono state perse praticamente tutte le tracce, pur essendo identificabil l’area in cui sorgeva grazie al toponimo e a mappe e documenti storici.
PARCO COMUNALE DI BELLACOSTA
all’inizio del centro abitato, arrivando dal ponte, ci si può soffermare per rinfrescarsi su un bel parco suggestivo sviluppato su terrazzamenti.
Curiosità
- Ex Stabilimento “Acqua di Monteverdi: in prossimità del Ponte del Sasso si trova il vicino stabilimento di a”cua minerale naturale alcalina” dove veniva prodotta e commercializzata l’omonima acqua che aveva qualità minerali terapeutiche per l’artrite. L’acqua di Monteverdi ha la sorgente (adesso non utilizzata) in destra del fiume Ombrone a valle del ponte presso il Sasso d’ Ombrone e quindi nel comune di Civitella Paganico anche se alcuni studiosi hanno ipotizzato che sorgesse sotto il castello del Sasso. Per la sua posizione da sempre però è stata considerata del “Sasso”. La raccolta e la commercializzazione è stata realizzata nella prima parte del secolo scorso sino all’inizio della II Guerra Mondiale. La proprietà al termine della II Guerra Mondiale ha abbandonato sia la captazione che la richiesta di autorizzazione. Nel piazzale antistante lo stabilimento vengono organizzate iniziative sportive-culturale;
- Piatto tipico “il CAPITONE”: molti sanno che il piatto tipico di Sasso d’Ombrone è il Capitone (anguilla) cucinato in vari modi. In pochi sanno invece che, secondo la leggenda l’imperatore Barbarossa, scendendo in Italia per sedare i nobili ed i comuni ribelli, si fermò propprio nella Locanda del Sasso di Maremma e rimase particolarmente colpito dal piatto tipico locale, cucinato con i capitoni pescati nell’Ombrone; da qui il nome del piatto “capitone alla Barbarossa”;